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La superficie coltivata è di 3.725.000 ha, ossia soltanto Il 2,9% della superficie territoriale. Alle differenti condizioni climatiche delle tre grandi regioni corrisponde una notevole diversificazione delle colture agricole: la Montagna, oltre a fornire le legni pregiati (mogano. cedro, palissandro), produce "chincona", caffè, coca e un pò di cacao; nelle oasi e nelle regioni irrigue della Costa si coltivano anzitutto cotone, canna da zucchero e riso, ma anche agrumi e, nelle valli meridionali, la vite; nella Sierra si coltivano, a seconda dell'altitudine, soprattutto frumento, mais, orzo e patate. L'allevamento dispone di 27.120.000 ha di prati e pascoli permanenti (21.1% della superficie territoriale) e di un patrimonio zootecnico di 13.320.000 ovini, 3.900.000 bovini, 2.400.000 suini, 1.700.000 caprini e 52.000.000 di volatili. Alla fine degli anni Sessanta e all'inizio degli anni Settanta il Perú era al primo posto nel mondo per la pesca, con circa 12 milioni di t di pesce. Lo sfruttamento indiscriminato delle riserve ittiche ha portato a un loro progressivo esaurimento, per cui oggi viene pescato poco più di un terzo soltanto del pesce sbarcato un tempo e questo viene in massima parte destinato all'alimentazione umana per l'esportazione. Povero di carbone, possiedo però vasti giacimenti di petrolio, principalmente nella zona settentrionale della regione amazzonica. L'argento e l'oro, estratti fin dall'epoca coloniale, e il guano, sfruttato soprattutto nel XIX secolo, sono passati in secondo piano, pur rappresentando tuttora risorse niente affatto trascurabili; il Perú è infatti al secondo posto nella produzione mondiale dell'argento. Più importante è la produzione di rame, che assicura quasi il 20% in valore delle esportazioni, piombo, zinco e altri metalli non ferrosi di largo impiego nelle moderne tecnologie (vanadio, bismuto, antimonio, tungsteno, molibdeno, uranio). Il minerale di ferro viene estratto principalmente a Marcona e alimenta gli impianti siderurgici di Chimbote. Predominano le industrie metallurgiche e tessili, ma sono attive anche le industrie alimentari e chimiche, l'industria del cemento e quella della carta. Notevole è la rete ferroviaria, che in Perú raggiunge le altitudini più elevate del mondo (4.829 m sulla linea Lima-La Oroya e 4.770 m sulla linea Arequipa-Puno). Le esportazioni sono costituite soprattutto da metalli, petrolio e derivati, prodotti della pesca, tessili e caffè e sono dirette in buona parte agli Stati Uniti (20,8% del valore totale). |
Indicatori economici annuali | ||||
Indicatore | 2000 | 2001 | 2002 | 2003 |
PIL a prezzi correnti (miliardi di US$) | 186,8 | 189,9 | 200,0 | 214,4 |
PIL pro- capite (US$ - potere d'acquisto equiv) | 4.581 | 4.748 | 4.811 | 5.040 |
Tasso di crescita reale (%) | 3,1 | 0,6 | 4,9 | 4,0 |
Inflazione | 3,8 | 2,0 | 0,2 | 2,3 |
Costo orario lavoro (US$ settore manifatturiero) | 1,12 | 1,14 | 1,15 | 1,18 |
Bilancia commerciale (miliardi di US$) | ||||
- Esportazioni | 6,95 | 7,01 | 7,65 | 8,87 |
- Importazioni | 7,41 | 7,27 | 7,44 | 8,23 |
- Saldo | -0,46 | -0,27 | 0,21 | 0,64 |
Debito pubblico (% PIL) | 47,09 | 45,36 | 45,66 | 46,57 |
Disoccupazione registrata (%) | 8,00 | 7,40 | 9,23 | 8,90 |
Tasso di cambio Sol/US$ (media annuale) | 3,49 | 3,51 | 3,52 | 3,48 |
Debito estero (miliardi di US$) | 28,7 | 27,5 | 27,9 | 30,2 |
Riserve internazionali (miliardi di US$) | 8,4 | 8,7 | 9,3 | 10,1 |
Fonte: EIU, Economic Intelligence Unit: Country Economic Data, May 25th 2004 |