![]() |
![]() |
|
![]() |
Un quinto della popolazione cilena è Europea, il resto sono mettici. L'immigrazione è stata molto minore a quella dell'Argentina e Brasile. La maggioranza degli immigranti tedeschi, francesi e italiani immigranti sono venuti fra il 1846 e il 1864 come piccoli farmers presso i boschi di Bio-Bio. Fra 1880 e 1900 ricercatori d'oro serbi e croati rimassero ben a Sud, mentre i britannici divennero farmers (took up sheep farming)e commercio nella stessa regione. La influenza degli immigranti lungo il Cile è proporzionale al loro numero: la loro impronta sulla terra si vede, ad esempio, nella apparenza tedesca di Valdivia, Puerto Montt, Puerto Varas e Osorio. Oggi è in corso un intenso processo di urbanizzazione della popolazione. Le città si stano espandendo, in parte perché molti hanno lasciato la campagna e adesso l'83% della popolazione abita nelle città. Trovare abitazione rimane un problema dovuto al incremento della popolazione ma anche se rimangono molte aree depresse la situazione è migliorata negli ultimi anni con il boom economico cileno. Grazie alle buone condizioni di vita, il Cile è il paese con la speranza di vita più elevata del Sud America[8] arrivando fino ai 77,74 anni nel periodo 2000 - 2005. Nel 2003 il tasso di natalità fu del 15,6‰ e la mortalità del 5,3‰, con un tasso di crescita naturale del 10‰, mentre il tasso di mortalità infantile si è ridotto al 7,8‰. Queste cifre indicano che la popolazione del paese tenderà verso l'invecchiamento e nel 2020, la maggior parte della popolazione avrà 35 anni, superando il gruppo giovanile, che in questo momento è il più numeroso del paese. |