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LOCALIZZAZIONEMessico è un paradiso per il viaggiatore, con un grande numero di identità opposte: paesaggi desertici, vulcani ricoperti da neve, antiche rovine, fumanti città industrializzate, paesini coloniale senza tempo, sfavillanti resort, spiagge solitarie e una collezione, che sfida qualunque altra, di flora e di fauna. Questa miscela di moderno e di tradizionale, dello stereotipo e del surreale, è la chiave del fascino del Messico. Uno sguardo a questo paese è abbastanza per ricordare agli ospiti che non c'è niente di nuovo per quanto riguarda il cosiddetto Nuovo Mondo. Malgrado la considerevole eredità coloniale e l'ammodernamento sfrenato, quasi 60 distinte popolazioni indigente sopravvivono in gran parte al loro isolamento rurale. Noi vogliamo in quest'opportunità fare un tufo nel glorioso passato di questo paese proponendo visitare le imponenti costruzioni degli antichi azteca del Messico centrale. COME ARRIVARCIIl primo punto d'arrivo è Città del Messico. Tutte le principali aerolinee del mondo, tra cui Alitalia, arrivano a Città del Messico da qualunque parte, in qualsiasi giorno. Non c'è che l'imbarazzo della scelta. Visitate la pagina Le migliori tariffe per scegliere l'aerolinea che dall'Italia Vi può portare a un viaggio meraviglioso. Facendo perno su Città del Messico, Veracruz e Oaxaca sono le altre città dove pensiamo si deva pernottare per un viaggio senza fretta, così possiamo goderci anche parte del Messico moderno di cui abbiamo parlato prima. Le distanze tra i siti di pernottamento sono :
MA, QUANTO MI COSTADa un minimo di Euro 2.000/2.500 a persona (bassa stagione) per quelli che ci
tengono a non spendere troppo, a Euro 2.750/3.250 a persona per quelli che
vogliono spendere un pò di più oppure non hanno problema di stagione.
TIPS E SUGGERIMENTIState attenti ma non impauriti. Meglio non portare cose di valore addosso. Curate i soldi. Meglio traveller's checks che contanti. Seguite inoltre le indicazioni che diamo ai viaggiatori nella nostra pagina Precauzioni. Inoltre :
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DOVE ANDAREIl nostro tour propone 6 notti a Città del Messico, 3 notti a Veracruz e 4 notti a Oaxaca. Arrivando a Città del Messico partiamo subito per Veracruz per visitare El Tajín e poi Veracruz e dintorni; poi torniamo a Città del Messico o per quelli più avventurosi potete fare Veracruz-Oaxaca (262 km) senza maggior problema. Poi a Oaxaca, oltre la città visitate Monte Albán (da non perdere) e Mitla. Una volta a Città del Messico visitate Tenochtitlán immersa nella città, poi Teotihuacan (superba) e gli altri giorni Tula, Xochicalco e Cacaxtla. Descriviamo a continuazione le diversa città e siti da visitare: CITTÀ DEL MESSICO Per questa città Vi preghiamo visitare la nostra pagine Le grandi città messicane dove c'è una dettagliata descrizione della città. Teotihuacan Il viale dei Morti costituisce il principale asse cittadino, intersecato perpendicolarmente dal corso del fiume San Juan, deviato artificialmente in modo da dividere lo spazio urbano in quattro grandi quadranti, probabilmente dotati di specifici significati simbolici. Il quadrante sud-orientale ospitò quella che è ancora oggi la più stupefacente struttura di Teotihuacan: la Cittadella. All'interno di questa piattaforma quadrangola sormontata da piccoli basamenti piramidali si trova il Tempio di Quetzalcóatl (il Serpente Piumato), i cui gradoni sono decorati da sculture policrome raffiguranti serpenti piumati le cui teste sporgono dalle pareti. La Piramide del Sole domina il lato orientale del viale; è alta 63 metri e ha una base quadrangolare di circa 220 metri di lato. A nord-est della Piramide del Sole trova collocazione il moderno Museo del Sito, dove è possibile ammirare molti capolavori dell'arte teotihuacana e la ricostruzione di alcune delle sepolture sacrificali del Tempio del Serpente Piumato. Xochicalco L'accesso alla città avveniva da sud, attraverso una rampa che conduceva sino alla Piazza delle Stele dei Due Glifi, ubicata nel settore meridionale del Cerro Xochicalco. Qui, il più grande edificio piramidale del sito (Struttura E) domina il lato nord della piazza, delimitata a est e a ovest dai tempi C e D. Dislocato sulla sommità del cosiddetto 'Cerro della Malinche' vi si trova il principale campo da gioco. Oltrepassato il campo, il 'Viale della Malinche' conduce alla grande Piramide della Malinche, così chiamata perché a lungo sormontata da una figura femminile in pietra. A nord della Piramide E sorge il nucleo più elevato della città, occupato dall'Acropoli, un vasto complesso architettonico composto da edifici residenziali a due piani, disposti attorno a patii e uniti da rampe e scalinate. L'Acropoli guarda verso la Piazza principali dove si innalza il più celebre edificio di Xochicalco, ossia il Tempio dei Serpenti Piumati. A sud del Tempio si trova la Struttura A, a est e a nord rispettivamente i campi di Gioco della Palla Est e Nord. Tula A ovest del Tempio B si trova il cosiddetto 'Palazzo Bruciato', un complesso architettonico che probabilmente era la sede del governo totelco. Formato di tre grandi sale colonnate e da una serie di stanze più piccole. Tutto il perimetro dell'edificio così come il fronte del Tempio B, è circondato da grandi vestiboli colonnati e stuccati con intonaco bianco. Il lato orientale della piazza è dominato della mole della Piramide C, il tempio del Sole. Due grandi campi di palla completano il centro, uno alle spalle del Tempio B, e uno a ovest della piazza, con la tipica forma a 'I'.
Soltanto a cinque ore da Città del Messico si trova l'imponente Porto di Veracruz, con grandi attrattivi che combina costruzioni coloniali e calde spiagge oltre di un delizioso clima temperato che fa di questa regione un piacevole centro turistico. I principali attrattivi turistici di Veracruz sono:
Altre attrazioni sono la Laguna Mandinga e la Isola dei Sacrifici. La più importante festività del porto di Veracruz è il suo famoso Carnevale, il quale è celebrato con sfilate, danze e altre piacevoli attività. Cinquanta chilometri a nord del Porto di Veracruz si trova Chachalacas cordone litorale che ha bellissime spiagge con soffice sabbia e dolci onde e dove si possono pratticare degli sport acquatici. El Tajín Proseguendo verso nord si accede al più celebre complesso religioso della città, la cosiddetta 'Piramide delle Nicchie'. Nei sette gradoni del monumento si aprono infatti 365 cavità che conferiscono un chiaro valore calendaristico a questa struttura. Proseguendo verso nord-est si giunge a un altro edificio de grande spettacolarità, la xicalcoliuhqui, un muro a forma di greca lungo 360 metri, contenente due campi da gioco e altri luoghi di culto. La parte monumentale ubicata sull'adiacente collina è nota come 'Tajín Chico', qui, diversi edifici residenziali riccamente decorati ospitavano probabilmente le abitazioni dell'élite di El Tajín. Questo complesso è dominato dal grande Edificio delle Colonne possibile residenza del governante della città. I molti dipinti murali rinvenuti durante gli scavi e in parte ancora visibili in alcuni edifici, così come i frammenti di sculture in stucco policromo a tutto tondo, ci permettono di immaginare l'antico splendore delle eleganti architetture di El Tajín. OAXACA Oaxaca, capitale dello Stato, dichiarata Patrimonio Culturale dell'Umanità dalla UNESCO, deve la sua fama alla sua bellezza e armonia della sua architettura, la ricchezza delle sue tradizioni culturali, la estesa varietà dei suoi piatti tipici e la tiepida temperatura del suo clima, primaverile durante tutto l'anno. Il suo nome deriva da Huaxyácac (la cima dei 'guajes', una specie di acacia; da huaxín, 'guajes' e yacatl, cima), nome che diedero gli aztechi alla cima dove stabilirono nel 1846 una fortezza. Il Zócalo, oggi, continua ad essere, oltre una delle piazze più belle di Messico, il centro della vita a Oaxaca. Gli archi che reggono il Palazzo di Governo e gli edifici adiacenti ospitano ristoranti, terrazze, portali e cafés. Secondo Elliot Weinberger, traduttore all'inglese di Octavio Paz, il Zócalo è il luogo ideale per far niente. Al centro del Zócalo si innalza l'ultimo contributo europeo al equilibrio magico della piazza: un tempietto romantico nel quale i martedì e i giovedì, e a volte altri giorni, suona la Banda del Governo dello Stato. Il Zócalo si prolunga dalla Cattedrale verso la Alameda e in senso contrario verso un altra piccola piazza. Dal Zócalo la via principale è pedonale e unisce il Zócalo con il tempio di Santo Domingo - splendido barocco messicano con il suo altare maggiore ricoperto di foglie d'oro, la sua impressionante decorazione interiore e le sue dipendenze che ospitano il Museo Regionale dello Stato - e la si conosce come l'Andador Turistico. è lo scenario del Museo d'Arte Contemporaneo, di molte antiche case coloniali, diverse gallerie, ristoranti e le più distinti negozi di gioielli e artigianato. I templi di Oaxaca sono i più suntuosi del sud di Messico. L'immagine della patrona della città, Maria Santissima della Solitudine, arrivo a portare una corno d'oro puro che portava, incastonati, seicento brillanti e smeraldi. La Cattedrale possiede quattordici cappelle laterali di singolare ricchezza. E poi ci sono La Merced, San Agustín, San Francisco, la chiesa della Sangue di Cristo, San Felipe, Santa Mónica e tante altre che la città sembra simile a Salamanca per la profusione di chiese. La città conta nei suoi musei con molti dei più preziosi tesori regionali tra cui i gioielli della Tomba 7 di Monte Albán. Gode, anche, della migliore rappresentazione della pittura oaxaqueña tra cui quella del maestro internazionale Rufino Tamayo. Di tutti i mercati della città il più popolare forse è quello del 20 Novembre, specializzato in piatti tipici, molto frequentato dagli oaxaqueños e capace di sedurre soltanto, come tutti i mercati indigeni, per la sua qualità di aromi. Inoltre, attraverso i suoi mercati, esibisce e diffonde una delle più ricche e varia produzioni di artigianato di Messico. Monte Albán Al centro dello spazio pubblico sorgono gli edifici G, H, I e J. Quest'ultimo è una struttura 'a freccia' dalla probabile funzione astronomica. L'adiacente Piattaforma Nord, dal grande ingresso porticato, è costituita da un cortile seminterrato con altare centrale e da edifici minori sede probabile dei gruppi nobiliari detentori del potere. Nei pressi della Piattaforma Nord sorgono infatti alcuni complessi residenziali formati da quattro camere affacciati su patii centrali, sotto i quali sono state rinvenute alcune delle più splendide tombe zapoteche, certamente appartenenti a famiglie nobili. In queste sepolture sono state rinvenute le celebri 'urne' zapoteche, vasi con decorazioni tridimensionali che sono tra i capolavori dell'arte ceramica mesoamericana. Mitla Il centro monumentale di Mitla è costituito da cinque complessi architettonici, attorno ai quali sorgevano le aree residenziali. Alla fase più antica della storia locale paiono risale il Gruppo dell'Adobe (o Occidentale) e il Gruppo Meridionale. Entrambi i complessi sono costituiti da quattro edifici disposti attorno a uno spiazzo centrale con gli angoli aperti. Una struttura simile caratterizza anche il Gruppo delle Colonne risalente al momento di maggior sviluppo di Mitla. è il più bello e raffinato della città e sorge in posizione centrale dei quali è circondato da quattro grandi strutture. Le facciate degli edifici sono decorate dagli straordinari fregi litici che hanno fatto la fama di Mitla. Talvolta scolpiti su un'unica lastra di pietra e talvolta composti con una tecnica analoga al mosaico, i fregi sono costituiti da complesse greche e altri disegni geometrici, disposti su più fasce sovrapposte. Al periodo Postclassico risalgono invece i due complessi noti come 'Gruppi del Arroyo' e 'Gruppo della Chiesa', quest'ultimo sormontato dalla chiesa seicentesca di San Paolo. Entrambi sono costituiti da tre patii circondati da edifici ma, a differenza di quelli più antichi, questi cortili sono chiusi agli angoli e le strutture che vi si affacciano sono decorate da una sola fascia di fregi nella parte superiore delle pareti. Alcuni architravi di queste costruzioni recano ancora tracce delle pitture che li decoravano. Le piantine dei siti archeologici così come i testi sono tratti dal libro 'Messico, Guida ai Siti Archeologici' di Davide Domenici, Edizioni White Star. |