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Jorge Amado, giornalista, romanziere e scrittore di memorie, è nato a Ferradas, Itabuna, Bahía, Brasile, figlio del colonnello João Amado de Faria e Eulália Leal Amado, il 10 agosto 1912, presso la fattoria Auricídia dedicata alla raccolta del cacao. Dopo un anno è portato a Ilhéus dove passa la sua infanzia e impara le prime lettere. Frequenta le scuole medie all'Antonio Vieira e il liceo nel Gimnasio Ipiranga, a Salvador (città che chiama Bahía), vivendo, integrato alla popolazione locale, i suoi anni da adolescente. Lì prende conoscenza sulla vita popolare che marca fondamentalmente le sue opere di romanziere. Fa gli studi universitari a Rio de Janeiro presso la Facoltà di Diritto, laureandosi in Scienze Giuridiche e Sociali (1935). Non esercitò mai la professione. A 14 anni inizia a lavorare a Bahía in giornali e a partecipare alla vita letteraria. Con un gruppo di giovani fonda la Accademia dei Ribelli e assieme ai giovani dei gruppi Arco e Freccia e Samba, svolge un ruolo importante nella rinnovazione delle lettere bahiane. Sposato con Zélia Gattai -autrice di Anarchisti, grazie a Dio (1979), Un capello da viaggio (1982), ecc. - ha avuto due figli, Jorge, sociologo, e Paloma, psicologa. Nel 1945 è eletto deputato federale dallo Stato di San Paolo, avendo partecipato alla Assemblea Costituente del 1946 (per il partito comunista brasiliano) e alla prima Camera Federale per il Nuovo Stato, come responsabile di varie leggi che beneficiarono la cultura. Vive esule in Argentina e Uruguay (1941-1942), Parigi (1948-1950) e Praga (1951-1952). Scrittore professionale vive esclusivamente dai diritti d'autore dei suoi libri (Tierras del Sinfin (1942), Gabriela, clavo e canela (1958), Tereza Batista cansada de guerra (1972), Tocaia Grande (1984). Riceve numerosi premi all'estero : Premio Internazionale Lenin (Mosca, 1951); Premio de la Latinidad (Parigi, 1971); Premio dell'Istituto Italo-Latino-Americano (Roma, 1976); Premio Risit d'Aur (Udine, Italia, 1984); Premio Moinho, (Italia, 1984); Premio Dimitrof di Letteratura (Sofia, Bulgaria, 1986); Premio Pablo Neruda (Associazione di Scrittori Sovietici, Mosca, 1989); Premio Mondiale Cino del Duca della Fondazione Simone e Cino Del Duca (1990); e Premio Camões (1995). Nel Brasile riceve una dozzina di premi tra cui : Premio Nazionale della Novella del Istituto Nazionale del Libro (1959) e il Trofeo Intellettuale dell'Anno (1970). Da giovane esercita attività giornalistiche, come inviato al Diario de Bahía (1927-29), collaborando anche con la rivista letteraria badiana "A Luva". A San Paolo, diventa redattore capo della rivista carioca "Don Casmurro" (1939) e durante il suo esilio in Argentina (1941-1942) è collaboratore in alcuni giornali argentini. Quando ritorna in Brasile, dirige la sezione "Ora di guerra" nel giornale "O Imparcial" di Salvador (1943-1944) e a San Paolo come direttore del giornale "Oggi" (1945). Anni dopo, partecipa a Rio alla direzione del settimanale "Per Tutti" (1956-1958). Attualmente, le opere di Jorge Amado sono edite dalla Distributrice Record di Rio. Pubblicati in 52 paesi, i suoi libri sono stati tradotti in 48 lingue e dialetti, anche in Braille. Autore impegnato nell'ambito sociale Amado nei suoi libri riflette con spirito critico la situazione politica e la inspirazione folclorica del suo paese. Fece adattazioni per il cinema, teatro, radio e televisione, inclusi fumetti, non solo in Brasile ma in Portogallo, Francia, Argentina, Svezia, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Italia ed Stati Uniti. Jorge Amado morì il 6 agosto 2001. Dopo la sua cremazione le ceneri sono state seppellite nel giardino della sua casa il 10 agosto giorno nel quale avrebbe compiuto 89 anni. |