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PABLO NERUDA

PABLO NERUDANeftalí Ricardo Reyes Basoalto (che poi scriverà con il nome d'arte di Pablo Neruda) nacque il 12 luglio 1904 a Parral, Cile; figlio di José del Carmen Reyes Morales, operaio delle ferrovie cilene e Rosa Neftalí Basoalto Opazo, maestra di scuola, morta pochi giorni dopo la sua nascita. Suo padre si trasferì a Temuco dove sposò Trinidad Candia Marverde, menzionata dal poeta in alcuni testi come Confieso que he vivido (Confesso che ho vissuto) e Memorial de Isla Negra (Memoriale di Isola Nera). L'opera di Neruda e cosi vasta che menzioneremo lungo la sua biografia soltanto una parte.

Dal 1910 al 1920 Neruda fece a Temuco i suoi studi nel Liceo di Uomini. Nel 1917 fece la sua prima pubblicazione sul giornale locale "La Mañana" con un articolo intitolato Entusiasmo y perseverancia (Entusiasmo e perseveranza), che firma Neftalí Reyes. Dopo una serie di pubblicazioni su riviste della regione, nel 1919 vinse il terzo premio con il suo poema Nocturno Ideal (Notturno ideale) e nel 1920 adottò definitivamente il pseudonimo di Pablo Neruda. Prepara due libri che non pubblica, Las insulas extrañas y Los cansancios inútiles (Le isole estrane e Le stanchezze inutili). Parte di questi libri integreranno Crepusculario.

Nel 1921 a Santiago iniziò studi nel Istituto Pedagogico per professore di francese. Ottenne il primo premio nel Concorso della Federezione di Studenti di Cile con il poema " La canción de la fiesta" (La canzone della festa). Nel 1923 apparve la edizione originale di "Crepusculario". L'anno seguente pubblica i suoi Veinte poemas de amor y una canción desesperada (Venti poemi d'amore e una canzone disperata), opera nella quale si nota ancora una influenza del modernismo. Posteriormente si manifesta l'intenzione di rinovazione formale avanguardista in tre brevi libri pubblicati nel 1926 : El habitante y su speranza e Anillos (L'abitante e la sua speranza e Anelli -in collaborazione con Tomás Lagos-) e Tentativo del hombre infinito (Tentativo dell'uomo infinito).

Nel 1927 iniziò la sua lunga carriera diplomatica quando venne nominato console ad honorem a Rangoon (Birmania); nel 1928, console Colombo, Ceylan; nel 1930 a Batavia (Java); nel 1931 a Singapore. Nel 1932 ritornò in Cile e a luglio pubblica la seconda edizione - testo definitivo - dei suoi Venti poemi d'amore e una canzone disperata. Nel 1933 come console a Buenos Aires conobbe Federico García Lorca e come console a Barcelona nel 1934 a Delia del Carril. Il 4 Ottobre nacque sua figlia Malva Marina.

Nel 1935, Manuel Altolaguirre consegna la direzione a Neruda della rivista "Caballo verde" (Cavallo verde). Lo stesso anno apparve l'edizione madrilegna di Residencia en la tierra (Residenza nella terra). Nel 1936 iniziò la guerra civile spagnola e morì García Lorca. Neruda venne destituido dal suo carico consolare e iniziò i suoi poemi España en el corazón (Spagna nel cuore).

Il 18 agosto 1938 morì sua matrigna Trinidad Candia. A Barcelona in piena guerra civile si edita España en el corazón . Nel 1939 Neruda venne nominato console a Parigi per l'emigrazione spagnola. Da aprile a luglio fece le gestioni a favor dei rifugiati spagnoli facendo imbarcare una parte per il Cile. Ormai le sue opere vengono pubblicate un pò ovunque. Nel 1941 ricevette il titolo di Doctor honoris causa in Messico. Venne aggredito da un gruppo di nazisti a Cuernava ricevendo di seguito per questo motivo centinaia di adesioni da tutti gli intellettuali americani.

Nel 1945 ottenne il premio nazionale di Letteratura. Lo stesso anno venne eletto senatore della repubblica. L'8 luglio entrò nel Partito Comunista di Cile. Nel 1948 dopo che il 3 febbraio la Corte Suprema lo condanna per atti contro la legge ed il 5 febbraio i tribunali ordinano la sua detenzione, Neruda rimane occulto in Cile, scrivendo il Canto General (Canto Generale), testo nel quale la sua poesia adotta un indirizzo sociale, etico e politico. Entrai in politica nella opposizione. Lascia il Cile e va per la prima volta nell'Unione Sovieta dove assistete ai festeggiamenti del 150mo. anniversario di Puschkin.

Nel 1952 risiede in Italia. Inizia il suo libro Las uvas y el viento (Le uve ed il vento). Dopo tre anni e qualche mese venne revocata l'ordine di detenzione nel suo confronto. Ritornò a Santiago il 12 agosto. Il 20 Dicembre 1953 ricevette il premio Stalin della Pace. Nel 1955 si separa da Delia del Carril. Finì la costruzione della sua casa "La Chascona" dove si trasferì con sua compagna Matilde Urrutia. Fondò e diresse la rivista "La Gaceta de Chile".

Nel 1958 apparve Estravagario con un nuovo cambio nella sua poesia. Nel 1959 conobbe Fidel Castro. Le sue opere si pubblicano continuamente in tutti i paesi del mondo. Nel 1965 ricevette il titolo dottore honoris causa della Facoltà di Filosofia e Lettere a Oxford. Nel 1966 viaggiò negli Stati Uniti come invitato d'onore del Pen Club. Diede recite a Nuova York, presentato da Archibald Mac Leis, decano dei poeti americani. Il 28 ottobre legalizza il suo matrimonio con Matilde Urrutia, celebrato prima all'estero.

Il 3 settembre 1969 venne designato precandidato alla presidenza per il Partito Comunista Cileno. Rinuncia alla candidatura a gennaio 1970 dopo che tutti i partiti popolari cileni riescono a nominare un candidato unico nella figura di Salvador Allende. Il 21 ottobre 1971 ricevette il Premio Nobel di Letteratura. Nominato ambasciatore a Parigi nel 1972 si dimette il 5 febbraio 1973. Il 18 Febbraio pubblica il libro Incitación al nixonicidio y alabanza de la revolución chilena (Incitazione al nixonicidio e lode alla rivoluzione cilena). Il 11 settembre muore Salvador Allande da un colpo di stato e il 23 settembre muore Pablo Neruda a Santiago di Cile.


POEMA 20


Puedo escribir los versos más tristes esta noche.
Escribir, por ejemplo: "La noche está estrellada,
y tiritan, azules, los astros, a lo lejos".
El viento de la noche gira en el cielo y canta.
Puedo escribir los versos más tristes esta noche.
Yo la quise, y a veces ella también me quiso.
En las noches como ésta la tuve entre mis brazos.
La besé tantas veces bajo el cielo infinito.
Ella me quiso, a veces yo también la quería.
Cómo no haber amado sus grandes ojos fijos.
Puedo escribir los versos más tristes esta noche.
Pensar que no la tengo. Sentir que la he perdido.
Oir la noche inmensa, más inmensa sin ella.
Y el verso cae al alma como al pasto el rocío.
Qué importa que mi amor no pudiera guardarla.
La noche está estrellada y ella no está conmigo.
Eso es todo. A lo lejos alguien canta. A lo lejos.
Mi alma no se contenta con haberla perdido.
Como para acercarla mi mirada la busca.
Mi corazón la busca, y ella no está conmigo.
La misma noche que hace blanquear los mismos árboles.
Nosotros, los de entonces, ya no somos los mismos.
Ya no la quiero, es cierto, pero cuánto la quise.
Mi voz buscaba el viento para tocar su oído.

De otro. Será de otro. Como antes de mis besos.
Su voz, su cuerpo claro. Sus ojos infinitos.
Ya no la quiero, es cierto, pero tal vez la quiero.
Es tan corto el amor, y es tan largo el olvido.
Porque en noches como ésta la tuve entre mis brazos,
mi alma no se contenta con haberla perdido.
Aunque éste sea el último dolor que ella me causa,
y éstos sean los últimos versos que yo le escribo


Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Scrivere, per esempio: «La notte è stellata,
e tremano, azzurri, gli astri, in lontananza.»
Il vento della notte gira nel cielo e canta.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Io l'ho amata e a volte anche lei mi amava.
In notti come questa l'ho tenuta tra le braccia.
L'ho baciata tante volte sotto il cielo infinito.
Lei mi ha amato e a volte anch'io l'amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Pensare che non l'ho più. Sentire che l'ho persa.
Sentire la notte immensa, ancor più immensa senza lei.
E il verso scende sull'anima come la rugiada sul prato.
Poco importa che il mio amore non abbia saputo fermarla.
Lanotte è stellata e lei non è con me.
Questo è tutto. Lontano, qualcuno canta. Lontano.
La mia anima non si rassegna d'averla persa.
Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.
La stessa notte che sbianca gli stessi alberi.
Noi, quelli d'allora, già non siamo gli stessi.
Io non l'amo più, è vero, ma quanto l'ho amata.
La mia voce cercava il vento per arrivare alle sue orecchie.
D'un altro. Sarà d'un altro. Come prima dei miei baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.
Ormai non l'amo più, è vero, ma forse l'amo ancora.
è così breve l'amore e così lungo l'oblio.
E siccome in notti come questa l'ho tenuta tra le braccia,
la mia anima non si rassegna d'averla persa.
Benché questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa,
e questi gli ultimi versi che io le scrivo.


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