|
José Asunción Silva morì domenica 24 maggio 1896. Aveva 31 anni e non aveva ancora pubblicato uno solo dei suoi libri e versi - che leggeva in veglie e pubblicava in giornali - i quali erano motivo di critica e perfino burla nella sua città, la allora molto pacata e provinciale Bogotà. Di famiglia benestante e di rancio lignaggio, viveva con sua madre e sua sorella in abitazioni affittate nella modesta casa coloniale che compartiva con i proprietari. Del suo patrimonio economico - poco tempo prima ricco e fiorente - gli rimanevano solo 10 pesos che trovarono nel suo portafoglio e 52 esecuzioni giudiziarie pendenti sulla sua testa. Gli infortuni commerciali e l'incomprensione verso la sua poesia e cultura, entrambe molto sintonizzate con il suo tempo, non furono le sue uniche disgrazie. Un anno prima aveva perso buona parte della sua opera letteraria, vicino a Barranquilla, al naufragare la nave che lo portava dal Venezuela. Scomparvero due collezioni di poemi, Le anime morte e Poemi della carne, ma soprattutto perse i due importanti lavori in prosa fu che perse pure i Racconti neri e Racconti di razze, nonché il suo corto romanzo intitolato Una prova di profumeria. Il romanzo Di dessert lo riscrisse poco tempo dopo. La sua morte fu una vergogna per i suoi intimi e uno scandalo per la società. Fu sotterrato in terra non sacra, nel funesto luogo destinato ai sacrileghi che si azzardavano a suicidarsi. Come ultimo saluto non ricevette fiori ma un pugno di calce che, prima di chiudere la bara, gli lanciò sul viso il suo seppellitore. Nonostante tutto, José Asunción Silva scrisse l'opera poetica più importante della Colombia. Aveva iniziato la poesia moderna nel suo paese, per cui possiamo dire che la poesia sia divisa in prima e dopo Silva. Aveva iniziato anche, con alcuni suoi contemporanei di altri paesi latino americani, la grande rivoluzione della poesia in lingua spagnola, la rivoluzione modernista. |
una noche toda llena de perfumes, de murmullos y de música de alas, Una noche en que ardían en la sombra nupcial y húmeda, las luciérnagas fantásticas, a mi lado, lentamente, contra mí ceñida, toda, muda y pálida como si un presentimiento de amarguras infinitas, hasta el fondo más secreto de tus fibras te agitara, por la senda que atraviesa la llanura florecida caminabas, y la luna llena por los cielos azulosos, infinitos y profundos esparcía su luz blanca, y tu sombra fina y lánguida y mi sombra por los rayos de la luna proyectada sobre las arenas tristes de la senda se juntaban. Y eran una y eran una y eran una sola sombra larga! y eran una sola sombra larga! y eran una sola sombra larga! Esta noche Y mi sombra |
Una notte, Questa notte E la mia ombra |