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L'INFLUENZA AVIARIA


10 GENNAIO 2005

Che cos'è l'influenza aviaria?

È una infezione virale che può interessare gli uccelli selvatici e domestici come polli e tacchini, causandone la morte. È causata da virus influenzali di tipo A che possono infettare anche altri animali quali maiali, cavalli, delfini, balene e l'uomo. Questo virus può sopravvivere nei tessuti e nelle feci degli animali infetti per lunghi periodi, soprattutto a basse temperature (oltre 4 giorni a 22°C e più di 30 giorni a 0°C). Al contrario, è sensibile all'azione del calore (almeno 70°C) e viene completamente distrutto durante le procedure di cottura degli alimenti.

Quali sono i virus influenzali?

I virus influenzali sono classificati in tre tipi: A, B e C, quest'ultimo con scarso rilievo epidemiologico per l'uomo, poiché causa solo raramente casi sporadici ed epidemie. I virus influenzali di tipo A possono essere suddivisi in sottotipi sulla base delle loro proteine di superficie – emoagglutinina (HA) e neuraminidasi (NA). Si conoscono 15 sottotipi. Mentre tutti i sottotipi possono circolare fra gli uccelli, è noto che solo tre sottotipi di antigene H (H1, H2 ed H3) e due sottotipi di antigene N (N1 ed N2) circolano, o hanno circolato, anche nell'uomo. Il virus influenzale di tipo A può causare infezioni severe in alcune specie animali, inclusi uccelli, maiali, cavalli, delfini e balene. Il virus influenzale che infetta gli uccelli è chiamato "virus dell'influenza aviaria". Gli uccelli sono una specie importante poiché tutti i sottotipi conosciuti di virus influenzale A si sono diffusi fra uccelli selvatici che vengono, pertanto, considerati l'ospite naturale del virus influenzale A. I virus dell'influenza aviaria, usualmente, non infettano direttamente gli uomini né si trasmettono, normalmente, da persona a persona.

L'uomo può ammalarsi di influenza aviaria?

Per poter parlare di potenziale epidemico o pandemico i virus dovrebbero avere anche la capacità di trasmettersi da uomo a uomo, evento che si realizza raramente. Usualmente i virus dell'influenza aviaria non infettano gli uomini.Tuttavia sono state riportate segnalazioni di infezioni umane e focolai epidemici fin dal 1997. Si tratta di infezioni che l'uomo ha acquisito dagli animali malati, per contatto diretto; i casi di influenza aviaria nell'uomo hanno riguardato soltanto persone che avevano avuto contatti con animali infetti (allevatori, macellatori, persone che allevavano polli presso le loro abitazioni, veterinari).

Come si infetta l'uomo?

Usualmente, i virus dell'influenza aviaria non infettano gli uomini; tuttavia, sono state riportate segnalazioni di infezioni umane. L'uomo può infettarsi con il virus dell'influenza aviaria a seguito di contatti diretti con animali infetti (vivi o morti) e/o loro escrezioni (feci, urine, saliva e secrezioni respiratorie), mentre non c'è alcuna evidenza scientifica di trasmissione attraverso il consumo di carni avicole o uova dopo accurata cottura (70°C).

Quali sono i sintomi dell'influenza aviaria nell'uomo?

Dopo un periodo di incubazione di circa sette giorni, la sintomatologia può variare da un quadro simil-influenzale a forme più gravi, caratterizzate da infezioni oculari, quadri polmonari particolarmente gravi, che possono mettere a rischio la vita.

Esiste un rischio potenziale che il virus dell'influenza aviaria, l'H5N1 possa rendersi responsabile di pandemia influenzale?

Tutti i virus influenzali mutano. È possibile che anche il virus dell'influenza aviaria, l'H5N1, subisca una mutazione tale da acquisire la capacità di infettare gli uomini e diffondersi da persona a persona.

È disponibile un vaccino efficace contro il virus dell'influenza aviaria H5N1?

No. Al momento attuale non sono disponibili vaccini, per uso umano, contro il ceppo H5N1. L'OMS, con i laboratori facenti parte della rete globale di sorveglianza dell'influenza, sta lavorando per produrre un virus prototipo che costituirà la base per l'allestimento di un vaccino specifico.

Sono disponibili farmaci per la prevenzione e il trattamento dell'influenza aviaria?

Si. Sono disponibili farmaci antivirali utili nel trattamento dell'influenza aviaria. Essi appartengono a due diverse classi, inibitori della M2 (amantadina e rimantadina, attivi nei confronti dei virus influenzali di tipo A) e inibitori della neuraminidasi (oseltamivir e zanamivir, attivi nei confronti sia dei virus di tipo A che di tipo B). Per essere efficaci, in caso di infezione, devono essere assunti entro le 48 ore dall'inizio della sintomatologia e servono a ridurre la durata della malattia. Tutti questi farmaci vanno sempre assunti previa consultazione di un medico.

Quali sono le precauzioni adottate al fine di prevenire il diffondersi dell'influenza aviaria?

Al fine di impedire l'introduzione della malattia in territorio europeo, la Commissione Europea ha disposto il blocco di importazioni di carne di pollame, di prodotti derivati oltre al divieto di importazione di uccelli ornamentali e da voliera, da tutti i paesi considerati a rischio. Il Ministero della Salute ha disposto il potenziamento dei controlli da parte dei propri uffici periferici di sanità e ha emanato un’Ordinanza Ministeriale che introduce misure di quarantena e controllo dei volatili oltre a l'etichettatura obbligatoria delle carni fresche per la tracciabilità della loro provenienza.

Quali precauzioni possono essere adottate per evitare l'infezione?

È stato stabilito che i virus dell'influenza sono uccisi da temperature intorno ai 70°C e sia l'OIE (organizzazione Mondiale per la sanità animale) che l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sottolineano l'importanza, per la gestione di queste situazioni, dell'intensificazione del rispetto delle pratiche igieniche manipolazione, preparazione, somministrazione e consumo di pollame, con particolare riguardo agli accurati lavaggio delle mani e cottura delle carni e delle uova.Ai soggetti che si recano nelle aree geografiche affette, si raccomanda: il rispetto delle succitate regole igienico-alimentari e di evitare in generale contatti con animali vivi e con loro carcasse, nonché la frequenza di mercati e fiere dove vi sia commercio/esposizione di animali.

Misure igienico-sanitarie per fronteggiare una eventuale emergenza per pandemia

Il periodo di incubazione molto breve e la possibilità di confonderla clinicamente con altre infezioni delle alte vie aeree fanno dell'influenza una malattia subdola. In caso di pandemia diventa strategico assumere una serie di misure generali che riducano o rallentino il più possibile la diffusione del virus in attesa della disponibilità del nuovo vaccino.

Cordoni sanitari di frontiera: I turisti che provengono da zone del Sud-Est aiatico dove potrebbe originare l'influenza dovranno essere controllati principalmente negli aeroporti di Roma e Milano; in queste sedi il piano pandemico prevede che vi siano percorsi separati per i passeggeri e gli equipaggi che provengono da quelle zone; il personale sanitario, adeguatamente formato, effettuerà il controllo sanitario dei passeggeri e provvederà all'isolamento per almeno 7 giorni delle persone con sintomatologia sospetta e la sorveglianza attiva nei confronti di coloro che sono venuti a contatto con persone con sintomatologia sospetta.

L'isolamento per definizione è una restrizione di movimento o attività di una persona affetta da malattia contagiosa. A livello ospedaliero potrà effettuarsi un isolamento delle persone infette in apposite aree con camere a pressione negativa e zona filtro, assistiti da personale che utilizza tutti i dispositivi di protezione individuale (mascherina, sopraveste, soprascarpe, occhiali per le congiuntive) praticamente in un contesto di asepsi. L'isolamento può interessare contemporaneamente anche pazienti affetti dalla stessa patologia.

La quarentena si opera nei confronti di malati o persone sane che hanno avuto contatto con le persone affette dalla malattia contagiosa. Questo tipo di restrizione può essere effettuata a domicilio con una sola persona che, assitendo il paziente, prende le opportune precauzioni di protezione individuale. Nei confronti di persone sane che sono state esposte al contagio si effettua a domicilio anche un'attività di sorveglianza clinica.

Misure generali di protezzione collettiva

In tal senso verranno emesse apposite linee guida di comportamento per il controllo della diffusione del virus pandemico nella comunità intese a ridurre o persino proibire affollamenti negli ambienti chiusi per ridurre la carica virale, evitando di frequentare fiere, teatri, cinema, sale concerti, mezzi di trasporto pubblici, scuole, ecc. Sarà previsto, anche negli ambulatori medici, l'obbligo di indossare le mascherine (sia per i pazienti che per il personale sanitario). Per un efficace controllo della diffusione dell'infezione verrà raccomandato di:

  • lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone;
  • raccogliere in appositi contenitori tutti gli oggetti (mascherine, guanti, fazzolettini, tovagliolini di carta, ecc.) che sono venuti a contatto con i casi sospetti;
  • usare guanti monouso per le pulizie e successivamente lavarsi
  • lavare e disinfettare accuratamente qualsiasi superficie o
Disinfezione: il virus è sensibile ai comuni disinfettanti (etanolo al 70% e ipoclorito di sodio allo 0.01%) e se ne consiglia l'uso sia per le superfici non porose (plastica e acciaio) che porose (stoffe e carta).

Fonte: Ministero della Salute