La legge riconosce valore, cioè effetti civili, a tre forme
di matrimonio:
- quello concordatorio, che si celebra in
chiesa
- quello civile, che si celebra in Comune
- quello accatolico, che si celebra davanti
a un Ministro di un culto non cattolico ammesso dallo Stato
I matrimoni concordatari e acattolici hanno effetti civili in seguito
alla trascrizione dell'atto nei registri di Stato civile del Comune.
Può sposarsi chi ha compiuto 18 anni e i minorenni da 16 in poi,
se autorizzati dal Tribunali per i minori.
Procedure
Prima di tutto bisogna fare "pubblicazioni", cioè
comunicare pubblicamente l'intenzione di sposarsi. Almeno uno dei
due fidanzati deve essere residente nel comune dove saranno affisse le
pubbicazioni. I futuri sposi si presentano all'Ufficio matrimoni
con un documento d'identità valido (anche uno solo dei due
ma con entrambi i documenti d'identità). I passi da fare
sono questi:
- si concorda un appuntamento per la firma della richiesta di
pubblicazioni;
- nel giorno fissato si firma. Devono essere presenti i futuri sposi
e due testimoni. Le pubblicazioni restano affisse 8 giorni consecutivi,
comprese 2 domeniche, più giorni di deposito;
- alla scadenza dei termini si ritira in Comune il nullaosta (cioè
il certificato di avvenuta pubblicazione), da consegnare al parroco
o all'ufficiale di stato civile per fissare la data di celebrazione
del matrimonio.
Spesa
Per le pubblicazioni, L. 21.000 se ci si sposa nel comune dove sono state
affisse, L. 41.000 se ci si sposa in un altro comune. Per il matrimonio,
da niente (nessuna spesa è obbligatoria) in su.
Risparmiatempo
Se desiderate il regime di separazione dei beni, dichiaratelo all'atto
del matrimonio. Potete farlo anche in seguito ma ci vuole un atto
notarile. Con la separazione dei beni ciascun coniuge resta propietario
esclusivo di ciò che acquista dopo il matrimonio. In ogni caso,
anche in regime di comunione dei beni, rimane di proprietà
personale dei coniugi quanto acquisito per successione o per donazione.
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