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Jorge Icaza

Jorge ICAZA - LA HORANacque nella città di Quito, il 10 giugno 1906. I suoi studi li realizzò inizialmente sotto la tutela delle signorine Toledo e la secondaria alla Scuola San Gabriel diplomandosi dopo alla Scuola Mejía, tutte e due entità di grande prestigio nella capitale ecuadoriana. Seguì per due anni medicina all'Università Centrale.

La sua vita pubblica si districa in multiple circostanze, da amanuense all'Intendenza di Polizia, ufficiale maggiore alla Tesoreria di Pichincha, Bibliotecario Nazionale e libraio, fino ad Ambasciatore della Repubblica nella rappresentazione dell'Ecuador nell'URSS.

La sua vita da burocrate l'alterna con l'esercizio teatrale che gli permette di viaggiare per il paese, ed in varie occasioni ad altri paesi, di cui esperienze raccoglie il materiale per le sue prime opere teatrali come L'Intruso che fu inaugurata nel 1929. Più tardi pubblica La Commedia senza nome nel 1930; Per il Vecchio, Come loro vogliono e Quale è nel 1931; ed Senza senso nel 1932.

Nel 1933, consegna la sua prima opera narrativa Fango della Sierra, nel che l'indio appare già come il personaggio protagonista. Nel 1934 pubblica a Quito Huasipungo, con il quale ottiene il premio di romanzo latino americano dalla Rivista America di Buenos Aires. Nel 1948, appare Huairapamushcas. Poi venne Il Chulla Rosmarino e Fiori ed Acchiappati.

Sebbene la sua opera è molto estesa, la sua opera più diffusa tradotta a varie lingue e rieditata in multiple occasioni è Huasipungo, nella quale si dettaglia quasi in modo fotografico il dramma dell'indio andino con una "nuova modalità di concepire e di scrivere, goffa, semplice, audace e diretta" secondo il critico Angelo Felisísimo Rojas.

Jorge Icaza, è riuscito in Huasipungo ad introdurre nell'ambito della narrazione la realtà sociale dell'Ecuador l'impatto che significò il "concertaje de indios" forma di sfruttamento del lavoro agricolo subordinato chiamato huasipungo, ubicandosi cosi in un posto distaccato nell'indigenato letterario del paese e dell'America.

Manifesta ancora A.F.Rojas: "Huasipungo ha l'argomento convenzionale, proprio del romanzo indigena con un contenuto sociale: il sfruttamento dell'indio per i suoi padroni. Compaiono nella relazione gli sfruttatori già conosciuti; ma in questo caso hanno la condizione abbreviata, stilizzata di simboli. Il latifondista, il maggiordomo, il tenente politico, l'impresario nordamericano, il governo complice, la forza pubblica al servizio del "gamonalismo". L'indio "huasipunguero" Andrés Chiliquinga è l'eroe che incarna in un certo modo la sua razza e la sua classe. La conclusione si produce quando i "huasipungueros" di una tenuta venduta a un impresario straniero resistono a lasciarla. Interviene la forza dello Stato e consuma il massacro.....".

Ma, non solamente è l'indigena il motivo di preoccupazione di Icaza, nella sua opera narrativa troviamo anche un altro prototipo sociale che è il cholo (indio + bianco), che descrive in Il Chulla Romero e Fiori e Acchiappati, narrazioni sulle vicissitudini della classe media alla che il proprio autore appartiene.

Le caratteristiche sociali dell'opera di Icaza, l'hanno convertito nello scrittore ecuadoriano più letto e commentato. Jorge Icaza morì nel 1978.